ESEMPIO REPORT (1 2 3) |
MEC CID S.P.A.
(BO/234567)
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Oggi è
il giorno della verità per la Mec Cid di Panigale: alle ore 14 scade
l'ultimatum dei lavoratori alla proprietà, chiamata a pagare la prima
tranche degli stipendi arretrati. Tra le maestranze c'è grande attesa, anche perchè alcune delle scadenze che erano state indicate per il pagamento della mensilità di luglio non sarebbero state rispettate. I lavoratori sono stati chiari: «Siamo convinti che questa volta la scadenza sarà rispettata — hanno spiegato alcuni dei rappresentanti — ma se ciò non avverrà, interromperemo definitivamente il lavoro già in corso. L'azienda si fermerà totalmente sino a quando non avremo quanto ci spetta, nel rispetto del piano di pagamento degli stipendi concordato alla presenza dei sindacati e che prevede il dilazionamento degli arretrati, per poi tornare progressivamente alla normalità». Questione di soldi Intanto, stando a indiscrezioni non confermate, anche alcuni fornitori reclamerebbero pagamenti arretrati. Ma, secondo quanto previsto dal nuovo presidente del consiglio di amministrazione, Valerio Ricucci, tutto dovrebbe essere saldato nel più breve tempo possibile. Si è mostrato fiducioso il segretario provinciale della Cgil, il quale ha detto che «l'azienda è una delle realtà imprenditoriali più importanti non solo del comprensorio , ma di tutta la regione e ci sono le potenzialità per un grande rilancio, come è stato detto dalla proprietà. Entro fine mese — ha sottolineato — avremo un incontro nel corso del quale sarà presentato il piano industriale. Entro la metà di ottobre i soci si sono impegnati difronte agli stessi lavoratori a ricapitalizzare l'azienda». Polemica a destra |